Editoriale

Mediazione Umanistica

Mediazione Umanistica

LA MEDIAZIONE UMANISTICA

 

La parola mediazione è oggi molto gettonata quale tecnica di risoluzione delle controversie e di conflitti soprattutto in ambito giudiziario. Sono diffusi variegati corsi e master in mediazione familiare, scolastica, commerciale, civile, penale, interculturale, linguistica, ecc.

Tra i vari modelli di mediazione, se ne differenzia uno: la Mediazione Umanistica di Jacqueline Morineau. 

Perché la Mediazione Umanistica non è una tecnica che si può studiare, non è un modello di riferimento, non prevede nemmeno accordi da sottoporre alla convalida del giudice, bensì è una proposta di pace, un percorso per sviluppare nell’individuo lo “spirito della mediazione”, ovvero quel saper fare e saper essere nel quotidiano per poter vivere meglio insieme, nel rispetto delle differenze di ognuno.

La mediazione umanistica pone al centro di tutto la persona e i suoi valori più profondi – verità, dignità, libertà, autenticità, giustizia…-, quelli che vengono raggiunti e feriti dal conflitto, ed opera affinché emergano e vengano conosciuti e ri-conosciuti da entrambi i confliggenti. Accoglie il disordine che il conflitto genera, favorisce l’espressione delle differenze e il riconoscimento di quelle dell’altro. E’ un incontro nel quale si scopre che i nostri conflitti non sono necessariamente distruttivi, ma possono essere anche generatori di un nuovo e autentico rapporto.

Il metodo si rifà al percorso della drammatizzazione greca. I greci avevano avuto la bella idea di drammatizzare le situazioni e di metterle in scena come strumento di vita. La mediazione umanistica fa una cosa simile, accoglie il dramma e conduce la sofferenza verso un altro livello, quello della consapevolezza e dell’accettazione dell’ombra che abita nel profondo di noi stessi. 

Nel lavoro si seguono tre fasi:
1)   La Theoria: l’esposizione del vissuto, delle emozioni e l’essere ascoltato senza essere giudicato;
2)   La Krisis: i passi verso la verità in cui si manifesta la fragilità ed i bisogni di ogni essere umano;
3)   La Katarsis: è un incontro che avviene a livello profondo attraversando i valori umani che conducono alla riconciliazione.


Il conflitto è un’opportunità per poter ascoltare il grido represso in noi stessi, dare voce alle nostre emozioni, e poter quindi 

riconoscere e contattare i valori e costruire il ponte verso il riconoscimento dell’altro come essere umano al pari di noi. 

Questo è l’essenziale. Solo allora la guerra può finire.


Dott.ssa Valeria Marchesini                                                                      Mediatrice Familiare – Consultorio Familiare Verona Nord

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Bibliografia suggerita per approfondire l’argomento:

·         La Mediazione Umanistica, Jacqueline Morineau, Erickson, 2016

·         Il Mediatore dell’Anima, Jacqueline Morineau, Servitium Editrice, 2010     

·         Lo Spirito della Mediazione, Jacqueline Morineau, FrancoAngeli, 2011